Intervista ad Alessandro Ursino, Co-Founder e CEO di VADO

Intervista ad Alessandro Ursino, Co-Fondatore di Vado

Abbiamo intervistato Alessandro Ursino, co-founder e CEO di Vado, che ci ha parlato del suo percorso imprenditoriale e di come lo Startup Builder lo abbia aiutato durante le fasi iniziali del progetto.

Non conosci lo Startup Builder? È il nostro incubatore online per le startup in fase di validazione. Cosa significa? Significa che se hai un’idea e vuoi trasformarla in un business ti aiutiamo a farlo in 12 settimane. Clicca qui per scoprire di più.

Vado è una startup tecnologica che collega piattaforme di consegna di terze parti e distributori automatici.

Se vuoi saperne di più, leggi la nostra intervista.

Buona lettura 🙂

 

COSA TI HA SPINTO A FONDARE UNA STARTUP?

La voglia di creare un’organizzazione in cui tutto possa essere messo in discussione con l’ausilio di dati.

In Vado, se hai un’idea in grado di cambiare il business e la voglia di mettere giù una piccola presentazione, nessuno ti vieterà mai di farlo e troverai sempre qualcuno pronto ad ascoltarla.

 

QUAL È LA MAGGIORE DIFFICOLTÀ AFFRONTATA FINORA?

Trovare un ingegnere elettronico hands on che davvero ne capisca di elettronica per affiancare il nostro CTO.

 

QUAL È STATA LA TUA PIÙ GRANDE SODDISFAZIONE FINORA?

Essere riuscito a creare un team da remoto di gente fuori di testa che sa anche come divertirsi a lavoro.

Sono molto fiero della cultura aziendale che ad oggi abbiamo in Vado.

 

POTRESTI ELENCARE GLI STEP PRINCIPALI DEL TUO PERCORSO FINO AD OGGI?

Dai 13 ai 18 anni ho lavorato part time nell’azienda di famiglia facendo tutti i lavori più umili.

I miei genitori volevano che imparassi il rispetto per il lavoro e, soprattutto, della persona che svolge quel lavoro.

Durante l’università, ho fatto diversi stage in piccole medie imprese e in qualche startup.

Prima di finire l’università, ho cominciato la mia esperienza in L’Orèal come Digital Performance Specialist per la divisione PPD e, dopo due anni, mi sono spostato in Amazon a fare il Brand Specialist per un anno.

Dopo queste due esperienze in Italia, ho deciso di andare in Australia senza un lavoro e lì, dopo un mese di viaggio, ho cominciato la mia esperienza in un piccolo fondo di private equity e poi in una startup med-tech.

Sono tornato a Settembre del 2020 con un’idea completamente diversa da Vado che ha visto la sua nascita a metà dello startup builder con un pivot totale.

 

HAI UN CONSIGLIO DA DARE AGLI ASPIRANTI STARTUPPER?

Il primo è: cominciate.

Il secondo è quello di dividere il vostro progetto e la vostra idea in piccoli task completabili in 24 ore.

Credo che una delle paure più grandi di fare startup sia proprio il senso di inadeguatezza davanti alla propria idea.

Se pensi di dover costruire un intero palazzo è facile avvertire un senso di scoramento e non iniziare mai ma se pensi che oggi devi mettere i primi 3 mattoni è più facile iniziare.

 

DESCRIVI LA TUA STARTUP IN UNA FRASE

Vado è una startup tecnologica che collega piattaforme di delivery di terze parti e distributori automatici rendendo la ricezione dell’ordine, la gestione e la consegna ai rider completamente automatica.

Non siamo né una piattaforma di delivery né produttori di distributori automatici: abbiamo creato una soluzione che colma il divario tra di loro.

 

COME TI HA AIUTATO LO STARTUP BUILDER?

Lo Startup Builder ci ha aiutato obbligandoci a fare tutti i passi più “noiosi” che tendenzialmente non si ha mai voglia di fare quando si ha un’idea imprenditoriale.

Seguire questi passi è stato fondamentale perché ci siamo accorti che l’idea con cui eravamo partiti non aveva mercato e, soprattutto, aveva un problema gigante in termini di costi.

Grazie al supporti di Alessio, Giulia e ai nostri mentor abbiamo fatto pivot e raccolto €50K in pre-seed tramite il network di investitori di Startup Geeks.

Consiglio questo programma a tutte le persone con un’idea e tanta voglia di metterla a terra.

La community di Startup Geeks e il network che si è creato è proprio quello di cui l’ambiente italiano startup aveva bisogno.

Con questa domanda abbiamo concluso l’intervista ad Alessandro. Ci ha fatto molto piacere ascoltare la sua storia.

Speriamo che abbia incuriosito anche te e ti abbia fornito degli spunti interessanti.

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A presto,

Alessio e Giulia.

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