Come aprire un’azienda o un’attività: requisiti, iter e costi
Aprire un’azienda è un processo che richiede attenzione da parte dell’imprenditore o dallo startupper, il quale deve assicurarsi che il business che desidera avviare possa essere sostenibile, ovvero in grado di generare utili e profitti.
In questo articolo dedicato a come si apre un’attività, ti spiegheremo l’iter burocratico da intraprendere, cosa serve, i tipi di aziende in Italia e le diverse forme giuridiche.
Iniziamo subito!
Indice dei contenuti
Cosa serve per aprire un’azienda?
Per aprire un’attività bisogna essere in possesso di un’idea di business validata, trovare un socio o un co-founder (non è obbligatorio ma spesso consigliato), di un team e di un business plan, contenente oltre al resto la strategia di acquisizione dei clienti.
Aprire un’azienda non è troppo differente dall’aprire una startup. Infatti l’obiettivo di entrambe è quello di dare vita ad un progetto che faccia guadagnare, tuttavia una startup è caratterizzata da una crescita molto rapida (qui puoi approfondire il ciclo di vita di una startup).
Vediamo allora nel dettaglio cosa serve per aprire un’impresa, che sia essa un’azienda o una startup.
Trovare un’idea di business e validarla
Ciò che non può mancare per avviare un’impresa è l’idea. Per questo motivo, prima di aprire un’attività bisogna stabilire su cosa si vuole lavorare, su una particolare soluzione, prodotto o servizio. Qui puoi trovare alcuni consigli per trovare un’idea innovativa.
Una volta trovata l’idea per aprire un’attività devi passarla sotto la lente d’ingrandimento per comprenderne le potenzialità. Questo processo prende il nome di validazione dell’idea.
Consiste nel svolgere alcune verifiche, prima sul cliente e sul problema e poi sulla soluzione, per andare a sviluppare e progettare il prodotto che meglio soddisfi le aspettative degli acquirenti ed evitando di sprecare tempo e denaro.
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Stabilire business plan e strategia di acquisizione clienti
Una volta che l’idea ha preso forma, per aprire un’azienda è necessario stabilire un business plan, con cui prevedere la sua crescita, e una strategia di acquisizione clienti, ai quali vendere il proprio prodotto o servizio.
Il primo conterrà le informazioni chiave sull’azienda, come il suo business model, l’analisi della concorrenza e il piano economico finanziario dei prossimi mesi e anni (il Financial Plan).
La strategia di acquisizione dei clienti deve invece essere scelta accuratamente in base al proprio target di vendita, per capire quali sono i canali e il linguaggio più efficace per comunicare i valori della tua azienda. Qui puoi trovare 19 canali per acquisire nuovi clienti.
Le forme giuridiche delle aziende in Italia
Arriviamo ora alle varie forme giuridiche con cui vengono distinte le imprese italiane, da conoscere quando si vuole aprire una nuova attività.
Esistono aziende in società di persone (s.n.c. e s.a.s.) e società di capitali (s.r.l. e s.p.a.). Vediamole più nel dettaglio.
Azienda s.n.c.
Per s.n.c. si intende una “Società in Nome Collettivo”, ovvero un’impresa per cui è necessario registrare un atto presso l’Ufficio delle Imprese contenente:
- generalità dei soci;
- ragione sociale;
- indicazione dei soci amministratori;
- oggetto sociale;
- indicazione della sede;
- conferimenti di ciascun socio;
- durata della società;
- modalità di distribuzioni degli utili e delle perdite.
Se decidessi di aprire questo tipo di azienda tieni presente che non potrai distribuire somme tra i soci se non utili realmente guadagnati e in caso di perdita del capitale sociale, fin tanto che la perdita non viene reintegrata o ridotta, non è possibile distribuire utili.
Azienda s.r.l.
Una s.r.l. (Società a Responsabilità Limitata) è un’azienda di capitali che risponde alle obbligazioni sociali con il proprio patrimonio. Per aprire un’impresa di questo tipo è necessario un capitale di almeno 10.000 €.
Azienda s.p.a.
La s.p.a. (Società per Azioni) è un altro tipo di azienda di capitali, dotata però di autonomia patrimoniale. I soci diventano tali acquisendo le azioni ma non hanno alcun potere amministrativo.
Nel caso in cui un’eventuale perdita di capitale non venisse risolta o diminuita di almeno un terzo entro l’esercizio economico successivo bisognerà ridurre il capitale. Se la riduzione dovesse raggiungere la soglia minima di 120.000€, l’impresa dovrà essere trasformata in una società “inferiore” come una s.a.s..
Azienda s.a.s.
Un’azienda s.a.s. (Società in Accomandita Semplice) possiede invece due tipi diversi di soci:
- accomandatari
- accomandanti.
La principale differenza è che i primi hanno maggiori obblighi e responsabilità rispetto all’impresa. Tuttavia i soci accomandatari solo gli unici che possono rappresentare l’azienda e figurare nella ragione sociale.
Cooperativa
Una cooperativa è un tipo particolare di azienda a capitale variabile, in cui i soci possono apertamente partecipare al capitale.
Si tratta di enti senza finalità di lucro ma che offrono ai loro soci delle prestazioni o dei servizi a prezzi vantaggiosi. Per aprire questo tipo di attività sono necessari almeno 9 soci e deve essere fatto un atto pubblico.
Iter burocratico per aprire un’azienda
A seconda della forma giuridica scelta per aprire l’azienda ci sono dei requisiti e delle procedure diverse.
Prendendo come esempio una tradizionale impresa commerciale, l’iter burocratico per aprirla sarà il seguente:
- apertura della partita IVA;
- iscrizione al Registro delle Imprese;
- comunicare gli atti alla Camera di Commercio;
- inviare al comune l’avviso di inizio attività;
- nel caso di assunzioni di personale, apertura delle posizioni tramite INPS e INAIL.
Come accennavamo prima i requisiti e le procedure necessarie all’apertura di una nuova azienda sono diverse per il tipo di società che si vuole costituire. Non solo, anche in base al settore, alla tipologia di attività e al luogo di avvio dipende l’iter. Il consiglio è quindi quello di verificare tutto il necessario tramite i portali governativi oppure chiedendo aiuto a consulenti.
Quanto costa avviare un’attività?
Chiaramente aprire un’azienda non è gratis, ha dei costi e spesso anche importanti. Anche in questo caso la somma richiesta varia molto in base alla tua idea, a come intendi sviluppare il tuo progetto, alle infrastrutture di cui eventualmente hai bisogno e del luogo dove intendi operare. Il costo per avviare un’impresa dipende poi anche dal tipo di società che scegli.
Quando comunque si parla di avvio di un’impresa spesso si parla di cifre che si avvicinano alle decine di migliaia di euro, soprattutto quando si vuole creare un prodotto o un servizio ad hoc oppure è necessario comprare un immobile.
Questo però non deve spaventare gli aspiranti imprenditori e/o startupper, gli strumenti per finanziare una startup o un’azienda sono molti. Non resta che dimostrare agli investitori quanto la tua idea valga.
I settori e le finalità delle aziende in Italia
Aprire un’attività significa anche produrre beni o erogare servizi in un determinato settore. Ne possiamo identificare tre diversi:
- settore primario (per esempio: agricoltura, allevamento, pesca);
- settore secondario (per esempio: industria manifatturiera, costruzioni);
- settore terziario (per esempio l’erogazione di servizi).
Un’ulteriore differenziazione tra le aziende italiane è basata sulla loro finalità di lucro. Se infatti per attività spesso si pensa ad un’impresa capace di distribuire utili agli imprenditori e di conseguenza anche ai dipendenti, ci sono anche aziende chiamate “onlus” che hanno l’obbligo di usare i loro proventi solo per coprire le spese di gestione.
Abbiamo concluso la nostra guida sull’apertura di un’azienda. Ti auguriamo in bocca al lupo e ti ricordiamo che se hai un’idea di business e vuoi trasformarla in un business, abbiamo ideato lo Startup Builder. È un incubatore 100% online che tramite formazione pratica e mentorship ti consente di validare il tuo progetto imprenditoriale.
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