Business plan per startup: cos’è e come farlo
Il business plan per una startup è un documento economico-finanziario indispensabile che si colloca nell’ambito della ricerca fondi, anche per aprire una startup, ed è utile per presentare con la massima professionalità la tua idea agli investitori.
Leggendo questo articolo imparerai:
- cos’è un business plan;
- come compilare e fare un business plan per una startup.
Ti interessa? Iniziamo subito!
Indice dei contenuti
Business Plan: definizione
Il Sole24Ore definisce il business plan come “il piano economico-finanziario, ovvero il documento che permette di definire e riepilogare il progetto imprenditoriale, le linee strategiche, gli obiettivi e la pianificazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’impresa”.
Business Plan: cos’è?
Noi di Startup Geeks intendiamo il business plan di una startup come un vero e proprio piano d’azione, dove vengono:
- analizzati i competitors;
- elencate le caratteristiche dell’idea;
- definite le strategie di marketing;
- analizzato il mercato con la relativa quota di mercato da aggredire;
- e molto altro ancora.
Il tutto accompagnato da un documento, il bilancio, che i finanziatori vogliono vedere per toccare con mano e capire quali sono le opportunità di business in relazione al mercato, come si pensa di acquisire clienti o utenti e come si pianifica di generare valore ed entrate.
Perchè fare un business plan per la tua startup?
È importante fare un business plan per essere chiari sugli obiettivi che si vogliono raggiungere e sul come raggiungerli. Nel business plan viene infatti definita la strategia e il piano d’azione ad 1, 3 e a volte addirittura 5 anni.
Molto spesso il business plan della tua startup ti viene richiesto dagli investitori o in generale in tutte le situazioni in cui vuoi finanziare la tua startup, attirare nuovi partner commerciali o nuovi direttori.
Ad un investitore infatti interessa conoscere quanto è grande il mercato che vai ad aggredire, il tuo business model, le strategie di marketing e di acquisizione di nuovi clienti che vorresti attuare, senza dimenticare la tua idea imprenditoriale e il tuo team. Tutto questo per comprendere quanto il tuo progetto valga realmente.
Business Plan per una startup: da cosa è composto?
Dal dire passiamo subito al fare, ossia alla creazione di un business plan. In molti vi starete chiedendo da cosa è composto un business plan per una startup e come farlo.
Il business plan di una startup è composto da 11 parti, compreso l’executive summary.
Compilarlo in tutte le sue parti richiede un notevole impegno, sia di tempo che di risorse, le aziende in genere impiegano anche più di una risorsa per realizzarlo, anche per Startup Geeks è stato così.
Partendo dal presupposto che senza un business plan non puoi nemmeno avvicinarti ai venture capital, ti mostriamo un business plan ben strutturato. Ecco, quindi, com’è strutturato un business plan per una startup:
- Pagina introduttiva (Cover Page)
- Executive Summary
- L’azienda
- Il Prodotto E La Tecnologia
- Analisi del cliente e del problema
- Mercato E Concorrenza
- Swot Analysis
- Piano Di Marketing
- Roadmap
- Il team
- Piano Economico Finanziario
Vediamoli ciascuno in dettaglio.
Pagina introduttiva (Cover Page)
La pagina introduttiva è come se fosse la Home Page del tuo Business Plan, la prima cosa che verrà vista dagli investitori. Dovrai inserire logo e nome completo della tua startup assieme ai contatti con cui gli interessati possono contattarti.
Executive Summary
La seconda parte del Business Plan della tua startup prende il nome di Executive Summary e contiene un riassunto del business plan e di ciò che gli investitori stanno per leggere.
In questa sezione devi inserire una descrizione concisa:
- della tua startup (quando è nata? la sua forma societaria? dove si trova la sede?)
- del tuo business (cosa realizza e quali problemi risolve);
- del tuo business model e delle metriche raggiunte;
- del Financial Plan, ovvero le proiezioni finanziarie il capitale da raccogliere e quello già raccolto.
L’azienda
In questa parte del Business Plan devi descrivere brevemente cosa realizza la startup oppure cosa vorrebbe realizzare. Ma non solo, devi includere anche la mission e la vision che ti sei posto e quali sono i bisogni di mercato alla quale hai trovato una soluzione.
Il Prodotto E La Tecnologia
Questo è lo spazio per approfondire la descrizione del tuo prodotto e della tecnologia presente e futura. Cosa differenzia il tuo prodotto da quello dei competitor? Hai marchi o brevetti? Come immagini la sua evoluzione nel futuro?
Analisi del cliente e del problema
A nessun investitore interessa una startup che non abbia potenziali clienti. In questa parte del business plan devi quindi essere in grado di dimostrare quanto i clienti vogliono il tuo prodotto.
Per farlo descrivi le tue buyer personas, le sue caratteristiche demografiche e socio comportamentali.
Se sei già in possesso di cicli di fatturazione, esponi l’analisi di questi.
Inoltre, descrivi il problema che vuoi risolvere.
Mercato E Concorrenza
Ora devi parlare del tuo target di mercato, dove viene analizzata la quota di mercato in cui il tuo progetto si inserirà e quali sono le prospettive future. Solitamente per fare questo si utilizza l’analisi del TAM SAM SOM.
Un aspetto fondamentale da tenere in considerazione quando si analizza il mercato che si vuole aggredire è il suo trend.
Dovrai anche esporre i risultati dell’analisi della concorrenza per far capire agli investitori in che tipo di mercato ti stai inserendo e fargli vedere i tuoi punti di forza rispetto a loro.
Swot Analysis
In questa sezione del business plan della tua startup parlerai dei tuoi punti di forza e di debolezza rispetto alla concorrenza, delle opportunità e delle minacce che vedi nel tuo progetto attraverso una analisi swot.
Piano Di Marketing
Devi descrivere come vuoi posizionare il tuo prodotto sul mercato, qual è la politica di prezzo, come promuoverlo, quali canali di acquisizione utilizzare e quanto pensi che possa costare acquisire nuovi clienti.
Se vuoi sapere nel dettaglio come compilare un marketing plan, clicca qui.
Roadmap
Ora devi dimostrare che hai ben chiari i prossimi step operativi. Lo puoi fare definendo gli eventuali risultati e metriche già raggiunti oppure definendo una mappa dettagliata dei prossimi step e milestones.
Il team
Non meno importante è il tuo team. All’interno di un business plan, dimostrare di avere a fianco delle persone valide non può che essere un vantaggio e gli investitori lo sanno bene.
Definisci il ruolo e le competenze di ognuno, quali sono le figure chiave e gli eventuali advisors.
Spiega anche il piano prospettico delle risorse umane. Se e come cambierà la tua organizzazione nel tempo.
Piano Economico Finanziario
E per finire in bellezza il tuo business plan prepara un financial plan.
Si tratta della parte numerica del business plan dove inserire:
- Le strategie finanziarie;
- Previsione delle vendite;
- Budget;
- Prestiti e investimenti;
- Conto economico;
- Bilancio;
- Rendiconto finanziario;
- Pre money evaluation.
Non mettere numeri spropositati in quanto gli investitori riconoscono un business plan “truccato”.
Cerca quindi di essere il più possibile sincero e anche se le tue stime rimarranno pur sempre delle stime, falle verosimili.
Un Business Plan disatteso in negativo è sempre peggio di un successo imprevisto.
Spesso poi assieme al Business Plan dovrai anche preparare un pitch deck.
Una breve e chiara esposizione della tua idea di business.
Alcuni consigli su come scrivere un business plan per startup
Adesso sai tutto sulla creazione di un business plan e cosa non deve assolutamente mancare.
Parlando invece della forma, come si scrive un business plan per startup?
Le regole da rispettare sono le seguenti:
- Sii conciso;
- Pensa a chi lo deve leggere;
- Non aver paura.
Vediamoli più nel dettaglio.
Sii conciso
I Business Plan dovrebbero sempre essere brevi e concisi. Questo per almeno due motivi:
- vuoi che il venga letto e nessuno lo leggerà se raggiunge le 40 pagine;
- dovrai costantemente utilizzarlo e aggiornarlo per gestire e far crescere la tua startup. Più il Business Plan sarà conciso più sarà facile rivederlo e correggerlo.
Pensa a chi lo dove leggere
Quando si crea un contenuto bisogna sempre pensare al pubblico per il quale è destinato. Questa regola vale anche per il Business Plan di una startup.
Ad esempio, se stai sviluppando un processo biologico complesso e i tuoi potenziali investitori non sono scienziati, evita il gergo o gli acronimi che non conosceranno.
Immagina di essere al loro posto e dover investire in un progetto di cui non comprendi benefici e potenzialità. Semplicemente non lo faresti e allo stesso modo neanche un investitore seriale.
Non aver paura
La stragrande maggioranza degli startupper non sono esperti di business. La loro più grande scuola è la pratica, l’esperienza sul campo.
Scrivere un business plan può sembrare un grosso ostacolo, ma non deve esserlo. Conosci la tua startup, ne sei il massimo esperto. Già solo per questo motivo, scrivere un business plan dovrebbe essere più facile.
Inoltre ti insegniamo un piccolo trucchetto per vedere quanti esempi vuoi di Business Plan di startup reali. Puoi andare sulle principali piattaforme di equity crowdfunding, fare login e in questo modo possono accedere ai bp delle startup in crowdfunding. anch’io l’ho usato questo metodo.
Quanto costa un business plan?
Noi di Startup Geeks sappiamo molto bene come redigere il business plan di una startup non sia uno scherzo, per cui, se tieni al tuo progetto e vuoi un business plan efficace, ti puoi rivolgere a degli specialisti di settore che nella loro realtà si sono sempre dedicati al mondo delle startup.
A questo punto ti starai chiedendo “quanto costa un business plan?”. La risposta varia a seconda della società a cui ti rivolgi, e delle caratteristiche specifiche della tua startup. Una startup appena avviata avrà infatti delle esigenze diverse rispetto a una startup che è sul mercato già da qualche anno.
In generale, comunque, il prezzo si aggira tra i 2000 e 4000 euro.
Noi ti consigliamo Ventive, la società di investimenti e consulenza per Startup e PMI innovative. Da un lato le startup riescono ad accedere più facilmente al mercato dei capitali, dall’altro gli investitori hanno la possibilità di investire sulle idee più promettenti, grazie ad un collaudato processo di screening effettuato da Ventive.
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