Digital PR per startup del settore food: il caso studio di Daggiù
Gli obiettivi principali delle attività di Digital PR sono due: aiutare la startup ad ottenere credibilità e a farsi riconoscere sul mercato, distinguendosi dai vari competitor.
In questo caso, andremo ad analizzare una strategia di Digital PR applicata al settore food e capiremo quali sono gli aspetti che, durante una comunicazione, è meglio evidenziare oppure tralasciare.
Se hai già sentito parlare di Digital PR applicate al mondo del food ma vorresti capire quali sono i passi più importanti da seguire, questo è l’articolo che fa per te. Partiamo!
Indice dei contenuti
DIGITAL PR SETTORE FOOD: A COSA SERVONO
Daggiù è una startup che crea food box a sorpresa, con lo scopo di portare in tutte le zone d’Italia la cultura e le eccellenze gastronomiche tipiche del Sud Italia.
Per strutturare una strategia di Digital PR il più utile possibile, è necessario andare ad individuare tutti quegli aspetti che distinguono la startup da tutti i competitor.
Nel caso di Daggiù, il focus su cui insistere era:
- La startup era nata da poco;
- Il servizio vuole far vivere un’esperienza al consumatore;
- Il contenuto della food box è a sorpresa.
Essendo il settore food abbastanza particolare, era necessario andare a mettere in primo piano tutti quei dettagli che permettono al consumatore di capire in che modo viene creata una food box e, di conseguenza, acquisire fiducia nel servizio, dall’inizio alla fine.
RACCONTARE LA STORIA E IL “DIETRO LE QUINTE”
Essendo Daggiù un progetto neonato, ancor prima di ciò che fa la startup, i giornalisti o chiunque altro vogliono conoscere la storia che ha portato alla nascita dell’idea.
In questo caso è ancora più importante, soprattutto perché la storia di Arnaldo, il CEO di Daggiù, si intreccia con la nascita della startup stessa.
Nelle strategie di Digital PR, -quando è interessante- includere la storia del founder aiuta chi legge ad immedesimarsi nel racconto, creando empatia.
In questo caso, Arnaldo è un ragazzo che allontanatosi dalla sua città d’origine e trasferitosi a Milano ha -come tanti altri ragazzi “del Sud”- la tradizione di ricevere periodicamente dalla famiglia un “pacco da giù” che custodisce diversi prodotti gastronomici tipici della zona in cui si è passata l’infanzia.
Intenzionato a tenere viva questa tradizione, Arnaldo crea Daggiù per far sì che l’emozione di ricevere pacchi da giù potesse essere vissuta anche da tante altre persone.
QUANTO SONO IMPORTANTI I DATI NELLE DIGITAL PR?
Se la notiziabilità della storia è importante, lo sono ancora di più i dati, che servono a dare ulteriore credibilità e coerenza al progetto
Quando si scrive un comunicato in cui si parla di una nuova startup, è necessario rispondere alla domanda “qual è il problema o il bisogno che risolve?”.
A questo proposito entrano in gioco i dati, che servono non solo ad inquadrare il tipo di problema, ma a spiegare l’effettivo bisogno di una soluzione.
Ben vengano dati raccolti tramite survey, tramite report creati negli ultimi anni o basati sulle performance. Una startup appena nata, invece, non ha la possibilità di fornire un gran numero di dati o risultati significativi: in questo caso è meglio appoggiarsi a ricerche di mercato o report estrapolati da siti e fonti ufficiali.
Nel caso di Daggiù i dati e informazioni aggiuntive che hanno aggiunto interesse al progetto riguardavano:
- Dati societari, fatturato, numero dipendenti, sedi, finanziatori, partner, soci di Daggiù;
- Informazioni oggettive e riscontrabili sulla certificazione di qualità dei prodotti inclusi nelle confezioni sorpresa;
- Ulteriori indicazioni pratiche inerenti al peso delle food box e al contenuto.
COME SCRIVERE IL COMUNICATO STAMPA PER IL SETTORE FOOD
Una volta raccolte tutte le informazioni e i dati interessanti, arriva il momento di scrivere il comunicato stampa, ovvero il mezzo attraverso il quale verrà presentata una startup ai media (blog, giornali, radio e TV).
TITOLO
Il titolo di un comunicato stampa deve essere avvincente, non troppo lungo e deve riportare alcune parole chiave che fanno capire immediatamente il contesto del testo che seguo.
Nel caso di Daggiù, infatti, abbiamo riportato i 3 concetti principali che la rappresentano: startup, il fatto che provenisse dal Sud Italia e l’aspetto esperienziale.
SOTTOTITOLO
Il sottotitolo rappresenta la terra di mezzo tra il titolo e il testo del comunicato, nel quale
la notizia deve essere svelata, in maniera molto diretta, senza però addentrarsi in particolari.
Nel caso di Daggiù, nel sottotitolo si può capire a grandi linee il perché della startup e cosa fa; mentre vengono ripresi i 3 concetti chiave presentati nel titolo, ai quale viene aggiunto solo qualche dettaglio in più per stuzzicare la curiosità e il desiderio di scoprirne di più.
CORPO
Se il titolo e il sottotitolo hanno assolto al proprio dovere, sarà piacevole per il lettore procedere con il resto comunicato.
Il corpo di un comunicato deve affrontare due aspetti importanti: perché (e come) è nata la startup e quale bisogno risolve, basandosi su dati reali e aggiornati.
Il corpo di un comunicato si divide perciò in 3 macro aree:
- La prima, dove vengono illustrati i dati, che aiutano il lettore a inquadrare al meglio il problema che la startup ha riscontrato;
- La seconda,dedicata alla spiegazione più approfondita di ciò che nel titolo e nel sottotitolo si è solo accennato e alla storia della startup;
- La terza, dove vengono riportati – tramite virgolettati – frasi o pensieri dei founder, che permettono di dare un volto al progetto.
ATTENZIONE AL MEDIA PITCH
Una volta scritto il comunicato, è necessario prestare molta attenzione anche alla scrittura del media pitch, ovvero il testo della mail con la quale si va a contattare i giornalisti o le redazioni.
Il media pitch è uno spartiacque: tramite quello un giornalista o una redazione capirà se vale la pena soffermarsi su quella mail, aprire e leggere il comunicato.
Il media pitch deve essere un’anteprima né troppo approfondita, né troppo scarna: è consigliato riportare i concetti chiave su cui si focalizzano il titolo e il sottotitolo del comunicato e aggiungere, talvolta, dati interessanti.
Importante! Nell’oggetto della mail che contiene il media pitch è necessario indicare sempre il contenuto che si va a mandare.
Nel caso di Daggiù, l’oggetto della mail era così composto: “[Comunicato – Startup Il “pacco da giù” 3.0] Esportare la cultura del Sud in tutta Italia tramite eccellenze gastronomiche e opere artigianali a bordo di una food box a sorpresa”.
DIGITAL PR SETTORE FOOD: COME STUDIARE IL MERCATO MEDIATICO
Per organizzare al meglio una comunicazione nell’ambito food e startup, è buona cosa seguire 3 step:
- Analisi dei competitor: quali sono le startup che operano nello stesso ambito o che svolgono un servizio simile? Quali testate hanno parlato di loro?
- Ricerca delle testate verticali: studiare tutte le testate che si occupano prevalentemente di temi quali food e startup;
- Ricerca dei giornalisti che hanno parlato di argomenti inerenti
STRATEGIA DIGITAL PR: NON SOTTOVALUTARE I TREND
Quando si struttura una strategia di Digital PR, è importante tenere sotto controllo il periodo in cui si lavora, per sfruttare e modificare la comunicazione in base a eventuali stagionalità o trend interessanti.
Nel caso di Daggiù, è stato fondamentale non ignorare:
- Il trend delle box a sorpresa
Studiando il mercato mediatico ci siamo accorti che esistevano già altre startup nate sul concetto di creare un contenuto a sorpresa.Per questo motivo abbiamo deciso di sottolineare sia gli aspetti in comune con le startup già esistente che gli aspetti distintivi di Daggiù.
- La vicinanza a Natale
La comunicazione basata sulla startup Daggiù è stata avviata qualche settimana prima dell’inizio del periodo natalizio: occasione perfetta per proporre le food box di Daggiù in eventuali liste di regali o articoli correlati.
RISULTATI OTTENUTI
La strategia appena descritta ha permesso a Daggiù di ottenere diverse pubblicazioni organiche (ovvero non a pagamento), attirando l’attenzione di:
- Testate di settore specializzate nel mondo food, come Sapori Condivisi, Food Makers, Food And So On, Agrodolce;
- Testate locali, come la Gazzetta di Napoli e la Gazzetta di Milano;
- Testate orientate al mondo delle startup e dell’innovazione, come Tiscali Innovazione e Corriere della Sera e Millionaire.
Attraverso l’utilizzo delle Digital PR, Daggiù è riuscita a migliorare l’awareness del proprio brand e comunicare i valori del progetto, ottenendo un’intervista per Gambero Rosso e raggiungendo il sold out in anticipo dell’edizione natalizia.
Bene! Con quest’ultimo approfondimento abbiamo terminato i nostri consigli per le Digital PR applicate a una startup del settore food.
Ci auguriamo che tu abbia trovato degli spunti interessanti per impostare la giusta strategia per la tua startup.
Se vuoi approfondire come le Digital PR posso aiutare la tua startup o progetto a crescere, scopri di più sul nostro servizio cliccando qui.
Speriamo di rivederti presto su Startup Geeks!
Startup Geeks affianca la crescita di chi vuole innovare trasmettendogli le migliori conoscenze, competenze e network per farlo al meglio.
Lo facciamo attraverso attività di divulgazione, formazione, network e incubazione focalizzate sullo sviluppo di nuovi progetti imprenditoriali. Vogliamo superare le barriere territoriali erogando le nostre attività online per renderle accessibili ovunque ci si trovi.
Abbiamo creato lo Startup Builder per accompagnare chiunque abbia un’idea di business a trasformarla in una startup. Un programma di incubazione online con cui ad oggi abbiamo supportato già 681 progetti e 1300 founder che hanno raccolto 6 milioni di € di capitale.
Innoplace è invece la community per startupper che permette a oltre 1000 founder di fare network, ricevere mentorship, formarsi e accedere a migliaia di euro di sconti per supportarli nella crescita del proprio progetto imprenditoriale.