Investire in startup: come, dove e perché

Investire in startup

Investire in startup è come uno sport estremo: il pericolo è dietro l’angolo ma se tutto va bene può essere una delle cose più belle della tua vita (e profittevoli).

Ma basta conoscere le basi della finanza per sapere che alti profitti comportano anche grossi rischi.

In questo articolo vogliamo quindi guidarti a 360° negli investimenti in startup. Ti spieghiamo come, dove e perché farli. Partiamo!

Investire in startup

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Come Investire in una Startup Innovativa

Investire in una startup richiede particolari attenzioni.

E prima di tutto devi capire come vuoi farlo.

Ci sono principalmente tre metodi per investire in startup:

  1. Crowdfunding;
  2. Investimenti tradizionali;
  3. Business Angel.

Dalla scelta del metodo dipende ovviamente anche il come finanzierai questi progetti.

Brevemente, il crowdfunding viene gestito tramite delle piattaforme che si pongono come interlocutori tra l’investitore e la startup.

Ti sarà sufficiente quindi accedere ad una di queste piattaforme (che trovi elencate sotto) e finanziare un progetto come se acquistassi un prodotto qualsiasi su un e-commerce.

In caso contrario puoi investire in una startup con il metodo tradizionale entrando in contatto con il/la o i founder e contrattare assieme a loro un potenziale investimento.

E se, oltre al finanziamento, sei disposto ad offrire il tuo network e le tue competenze puoi diventare un/a Business Angel.

Viste queste tre modalità, dove puoi cercare e trovare le startup su cui investire?

 

Dove investire in startup? I migliori siti

Come investire in startup

Esistono diversi portali a cui fare riferimento quando si vuole investire in una startup.

Ciascuno di essi si adatta alla tipologia di finanziamento.

Andiamo con ordine e partiamo dal crowdfunding.

In questo caso bisogna fare affidamento alle piattaforme di equity crowdfunding, dove in cambio dell’investimento il finanziatore riceve quote della società.

Ecco le più conosciute (tutte italiane):

Qualora invece si volesse procedere come investitori “tradizionali” è possibile scoprire nuove realtà promettenti tramite la partecipazione ai cosiddetti Pitch Day.

Iniziative organizzate dagli incubatori al fine di connettere gli startupper agli investitori.

Non a caso, lo Startup Builder, il nostro incubatore di startup online, termina proprio con un Pitch Day agli investitori.

Qualora volessi partecipare compila il seguente form.

Altrimenti puoi iscriverti in un’associazione di investitori e Business Angel, come:

Ma prima, perché dovresti investire in una startup se è così rischioso?

 

Perché Investire in Startup?

Questa è un’ottima domanda a cui però abbiamo più di una risposta.

Investire in startup ha senso per ben tre motivi:

  1. sono previsti incentivi e agevolazioni fiscali;
  2. il profitto è potenzialmente molto più alto di qualsiasi altro strumento finanziario;
  3. puoi effettivamente contribuire alla crescita e allo sviluppo del paese e del mondo del lavoro.

Interessante vero?

Tra poco li vedremo tutti nel dettaglio ma prima ci teniamo a fare un doveroso chiarimento.

Per la natura rischiosa di questo tipo di investimento e nonostante tutte le buone motivazioni, investire in una startup non dovrebbe mai essere la tua primaria fonte di reddito.

È, come sempre in questo ambito, consigliato diversificare, scegliendo anche altri strumenti finanziari.

Detto questo procediamo e approfondiamo gli incentivi e le agevolazioni fiscali previste per gli investitori.

 

Incentivi e Agevolazioni Fiscali per chi Investe in Startup

Come detto più volte per chi investe in startup è previsto uno sgravio fiscale.

L’incentivo all’investimento consiste in:

  • per le persone fisiche, una detrazione dall’imposta lorda Irpef pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1 milione di euro, e pari al 50% per i primi 100.000 € investiti;
  • per le persone giuridiche, deduzione dall’imponibile Ires pari al 30% dell’ammontare investito, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro.

La fruizione dell’incentivo è però valida solo se l’investitore parteciperà nella startup innovativa per un minimo di tre anni.

Gli incentivi valgono sia per investimenti diretti che indiretti tramite OICR (Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio, ovvero equity crowdfunding) o altre società specializzate nell’investimento in startup innovative.

Queste sono le agevolazioni più famose ma ce ne sono molte altre che puoi scoprire leggendo questo articolo di approfondimento.

Ma i vantaggi non finiscono di certo qui, e neanche i rischi.

 

Vantaggi e rischi nell’investire in Startup

vantaggi e svantaggi di investire in startup

Partiamo subito da un aspetto chiave.

Vale davvero la pena investire in startup?

Ovviamente non una risposta corretta al 100%.

La riuscita dell’investimento dipende da molti fattori.

Quello che possiamo fare è elencarti i vantaggi e i rischi ai quali andresti in contro.

 

I VANTAGGI DI INVESTIRE IN STARTUP INNOVATIVE

I vantaggi sono potenzialmente tre (a cui abbiamo già escluso le agevolazioni fiscali).

Il primo riguarda i potenziali profitti.

Come abbiamo detto più volte, con una buona pianificazione gli investimenti in startup possono essere molto redditizi.

Un piccolo investimento iniziale può tramutarsi in un ROI esponenziale, questo perché le startup nascono proprio per crescere e scalare velocemente.

Il secondo fa rima invece con diversificazione.

Questo perchè le startup operano in tantissimi settori e mercati diversi sui quali è più facile ridurre il rischio intrinseco dell’investimento.

L’ultimo infine è forse il vantaggio più “nobile”: investendo in una startup aiuterai l’economia a crescere e creerai nuovi posti di lavoro.

Attenzione però ai rischi che sono altrettanti.

 

I RISCHI DI INVESTIRE IN STARTUP INNOVATIVE

9 startup su 10 falliscono.

Ne deriva che per quanto possa essere allettante il ritorno, la maggior parte delle volte l’investimento fallirà.

Ed è proprio questo il primo (e anche più pericoloso) rischio di queste operazioni.

Un altro deterrente sono le valutazioni errate che spesso i founder forniscono delle proprie startup.

Succede quindi che l’investitore o investitrice paghi di più di quanto effettivamente la startup valga.

Ecco quindi che sapere come valutare una startup diventa fondamentale.

L’ultimo svantaggio riguarda la mancanza di liquidità.

Potresti, infatti, non essere in grado di vendere la tua partecipazione nella startup fino a quando la società non viene acquisita o diventa pubblica.

Ne deriva che, di fronte a questi rischi, sia fondamentale riconoscere le potenzialità di un progetto imprenditoriale prima di effettuare qualsiasi investimento.

Ecco come.

 

Come scegliere le startup su cui investire?

cosa evitare quando investi in startup

Ovviamente tutto dipende dall’analisi preventiva sull’azienda.

Nel caso in cui decidessi di investire in una startup tramite crowdfunding sappi che le startup sulle piattaforme sono già state analizzate e in qualche modo verificate.

In caso contrario dovrai prestare doppiamente attenzione a tutti i seguenti aspetti:

  • Team: un’azienda è composta innanzitutto da persone. Assicurati che siano quelle giuste e che abbiano le competenze per crescere;
  • Valuation: conoscere il reale valore di una società è fondamentale prima di investirci tempo e denaro;
  • Prodotto o servizio: ciò che stanno commercializzando ha effettivamente interesse di mercato?
  • Metriche di validazione o fatturato: è stato già generato del fatturato? Le metriche di validazione dell’idea sono promettenti?
  • Business Plan: leggilo attentamente e approfondisci ogni aspetto;
  • Mercato e competitor: quanto è grande il mercato a cui si rivolge la startup? Ha dei competitor e quanto sono posizionati?
  • Pitch: come si presenta o si è presentata la realtà agli investitori?

Per ulteriori approfondimenti ti consigliamo la lettura di un approfondimento su come scegliere le startup su cui investire e soprattutto su come analizzare correttamente un Business Plan.

Detto questo non ci resta che concludere e per farlo ci teniamo a parlare del ruolo dell’investitore.

 

Qual è il Ruolo dell’Investitore nella Startup?

Il ruolo primario e, se vogliamo, scontato dell’investitore è quello di finanziare un progetto imprenditoriale.

Dargli, in poche parole, ciò di cui ha bisogno per crescere.

Ovviamente non solo, soprattutto qualora decidessi di fare l’investitore tradizionale o, ancora di più, il/la business angel.

In questi due casi infatti è possibile, come investitore, offrire alla startup il tuo network, le tue competenze e darle un supporto concreto.

Potresti quindi essere protagonista attivo, anche, egoisticamente parlando, per assicurarti che il tuo investimento venga gestito correttamente.

Detto questo direi che abbiamo esaurito gli argomenti di cui parlare e non ci resta che farti gli auguri.

In bocca al lupo con i tuoi investimenti!

A presto.

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