No code: cos’è, come funziona, pro e contro
Il no code è una tecnologia che permette di sviluppare piattaforme, siti o app senza l’uso di codice, rendendo la programmazione alla portata di tutti.
In questo articolo scopriamo cos’è il no code, come funziona, i suoi vantaggi e svantaggi e la differenza con il low code.
Iniziamo!
Indice dei contenuti
Cos’è il no code
Il no code è, per farla molto semplice, una soluzione allo sviluppo di siti web, app o software.
Se fino ad oggi per creare uno di questi tre prodotti era necessario essere sviluppatori esperti, il no code ha abbattuto tale barriera.
Ma com’è possibile?
Il no code funziona tramite dei blocchi (creati e sviluppati da altri) che possono essere implementati e personalizzati all’interno del proprio progetto.
Il codice quindi c’è in realtà, ma non si vede.
Ogni blocco contiene una porzione di codice già pronta per l’uso e all’utente appare solo l’aspetto visivo di quella stringa di codice.
Ad esempio, un blocco di testo, un’immagine, un video o un bottone.
Questo permette a tutti di poter costruire un proprio spazio online senza particolari competenze.
Ovviamente ci sono dei limiti all’uso di questi strumenti, ma per ora concentriamoci su un’altra questione: no code e low code, cos’è meglio?
No code Vs. Low code
La differenza tra no code e low code è chiara già dal loro nome:
- no code, ovvero niente codice;
- low code, ovvero poco codice.
Ma a cosa serve il low code se posso svilupparmi un sito senza neanche scrivere mezza riga di codice?
Ci sono contesti in cui il low code si rivela molto più adeguato.
È una sorta di via di mezzo tra il full code e il no code, unendo da una parte la velocità e il risparmio del no code con la personalizzazione del full code.
Qualora però non ci siano particolari necessità di modifica, è meglio prediligere il no code.
E ci sono due categorie di persone, in particolare, per cui il no code può rappresentare un’occasione unica.
Scopriamole subito.
A chi è adatto il no code
Per capire a chi è adatto il no code basta pensare ai suoi benefici maggiori:
- non necessita di competenze particolari per essere utilizzato;
- riduce di molto i tempi e i costi di sviluppo.
Il no code è quindi adatto a tutti coloro che vogliono creare qualcosa di proprio ma non hanno le competenze per svilupparlo in codice.
Stiamo parlando per esempio di imprenditori o imprenditrici che vogliono aprire il sito web della loro attività ma non hanno un team di sviluppatori che glielo possono fare.
Il no code infatti permette finalmente di realizzare prodotti digitali in modo autonomo.
Parliamo, per esempio, di siti web per promuovere servizi, e-commerce o software aziendali.
O ancora, il no code può essere usato in una fase iniziale, quando ancora non si è certi del potenziale del proprio progetto.
Per esempio, si può creare uno smoke test per valutare l’efficacia di un’idea prima di lanciarla.
Oppure il no code è particolarmente adatto a tutti coloro che lavorano per altre realtà per sviluppare prodotti tecnologici.
I freelance e le software house possono infatti ridurre notevolmente i costi e i tempi di realizzazione, soprattutto quando al cliente non serve un prodotto estremamente personalizzato o complesso.
Se ti sei ritrovato in una di queste due categorie, ti starai chiedendo come funziona in pratica il no code.
Ne parliamo subito.
Come funziona il no code
Il no code è abbastanza difficile da spiegare a parole.
Perché è un concetto che richiede un forte lavoro di immaginazione a chi non ha mai usato uno strumento simile.
La cosa migliore è procedere a piccoli passi e partire dall’inizio.
Nello sviluppo web, le stringhe di codice sono come dei piccoli mattoncini, che vanno a comporre la pagina web.
Ad esempio, un mattoncino può essere un paragrafo, oppure un titolo.
I mattoncini si sommano per comporre dei gruppi, per esempio i blocchi di testo.
La stessa cosa succede nel no code.
Solo che l’utente vede letteralmente dei mattoncini, e non le stringhe di codice al loro interno.
Ad esempio, guarda come funziona Elementor, uno strumento no code molto usato.
Basta selezionare il blocco “testo” e trascinarlo dove si vuole nella pagina.
Ovviamente però non è tutto così facile.
Se creare la pagina in sé lo è anche diventato, ora diventa importante saper creare una pagina efficace e ad alta conversione.
Serve una strategia: bisogna selezionare i mattoncini giusti, quelli che portano l’utente esattamente dove vogliamo.
Per questo, prima di qualsiasi progetto no code, è indispensabile avere ben chiaro qual è l’obiettivo.
Se, per esempio, si vuole far iscrivere gli utenti alla newsletter o far acquistare un corso online.
Ma, tolta questa precisazione, il no code ha tanto da dare a chi ha un’idea di business e vuole realizzarla.
Da dove partire, allora, per usare il no code?
Innanzitutto, scegli la piattaforma più adatta alle tue esigenze.
4 piattaforme no code da provare
Negli ultimi anni, sono state create diverse piattaforme no code.
Noi ti consigliamo queste tre:
- Elementor è un plugin da installare su WordPress, molto utile per chi preferisce restare in un sistema completo e autorevole;
- Bubble è una piattaforma indipendente, adatta a chi vuole evitare l’ecosistema WordPress, a un prezzo contenuto;
- Webflow è uno strumento più avanzato, che permette una maggiore personalizzazione, a patto di avere alcune competenze informatiche;
- Adalo permette di creare app senza codice in modo semplice e veloce.
Dopo aver scelto la piattaforma più adeguata, il consiglio è di sperimentare un po’, per prenderci la mano e padroneggiare i meccanismi del no code.
Adesso ci resta un ultimo aspetto da valutare prima di creare il nostro primo prodotto digitale con il no code.
Si tratta pur sempre di una scelta importante ed è meglio sapere in partenza quali sono i pro e i contro di questo metodo.
Vediamoli ora.
Vantaggi del no code
Creare una piattaforma online con il no code ha diversi vantaggi:
- Semplicità di utilizzo. Mentre i linguaggi di programmazione sono di competenza solo degli sviluppatori, l’approccio drag and drop del no code è molto intuitivo e alla portata di tutti.
- Costi ridotti. Rispetto all’avere un team di sviluppatori, un sistema no code permette di creare un prodotto ottimizzato a costi molto più accessibili.
- Velocità di sviluppo. Gli strumenti no code consentono di progettare una piattaforma in alcune settimane, in confronto ai mesi richiesti dalla programmazione.
- Facilità di aggiornamento e manutenzione. Una piattaforma no code permette di tenere il sito sempre aggiornato, senza sprecare tempo e risorse.
Considerando tutti questi vantaggi, il no code sembra essere una miniera d’oro per gli imprenditori.
Tuttavia, l’uso del no code comporta anche dei limiti, che derivano soprattutto dall’assenza di codice.
Svantaggi del no code
Il no code ha tre svantaggi principali:
- Poca personalizzazione. Basandosi su blocchi di codice predefiniti, le possibilità di personalizzazione sono limitate. Solo sviluppare con il codice permette di rivoluzionare totalmente l’interfaccia grafica.
- Rischi per la sicurezza. Nel no code, l’utente non ha il pieno controllo della sua piattaforma. In caso di violazioni interne, i dati potrebbero essere a rischio. Si tratta comunque di un’eventualità molto rara.
- Difficoltà di esportazione. Alcune piattaforme no code hanno un’architettura interna così complessa che rendono più difficile l’esportazione del sito al di fuori del sistema proprietario.
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Grazie per l’attenzione.
A presto.
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