Pubbliche relazioni: cosa sono e perché sceglierle
Le pubbliche relazioni sono un’attività trasversale nella comunicazione aziendale che coinvolgono sia l’ufficio stampa che il dipartimento marketing.
In questo articolo ti spieghiamo in cosa consistono, perché è importante farle e quando risultano più vantaggiose.
Iniziamo subito.
Indice dei contenuti
Cosa sono le pubbliche relazioni
La PRSA, ovvero la Public Relations Society of America, definisce le pubbliche relazioni come un processo di comunicazione strategica tra le organizzazioni ed il loro pubblico al fine di costruire un vantaggio reciproco.
In altre parole, rappresentano l’insieme delle attività atte a curare l’immagine pubblica di un’azienda, un brand, un’istituzione o una persona.
L’obiettivo è quello di migliorare la reputazione dell’organizzazione e di mantenerla nel tempo.
Questa pratica solitamente coinvolge 4 soggetti:
- le imprese;
- i media;
- i professionisti delle pubbliche relazioni;
- il pubblico.
I media sono i giornali, emittenti televisive, radio, blog e tutti coloro dotati di un pubblico con interessi più o meno simili.
Il pubblico di questi ultimi rappresenta il destinatario finale della comunicazione.
Gli addetti alle pubbliche relazioni, invece, hanno la funzione di intermediari tra organizzazioni e media, lo vedremo meglio più avanti.
Ma prima, concentriamoci sui vantaggi di questa attività.
Perché fare pubbliche relazioni: i vantaggi
Il principale vantaggio delle pubbliche relazioni è quello di creare rapporti trasparenti e di fiducia tra l’azienda e i propri stakeholder.
Gli stakeholder, o portatori di interesse, sono tutti quegli individui che influenzano o sono influenzati dal raggiungimento degli obiettivi aziendali, come i clienti ma anche gli investitori.
Comunicare direttamente a loro porterà all’azienda questi benefici:
- Aumento della consapevolezza del pubblico;
- Miglioramento della reputazione;
- Maggiore credibilità.
Infatti nel momento in cui un’azienda appare su un media autorevole ottiene implicitamente la sua approvazione.
Apparire sui media ha poi anche un grande valore educativo per il pubblico.
Un articolo informativo crea valore per il lettore in quanto può comprendere se una determinata azienda può realmente aiutarlo nella risoluzione dei suoi problemi.
Dall’altra parte un articolo ben scritto permette all’azienda di acquisire nuovi clienti in quanto si rivolge ad un ampio pubblico e potenzialmente interessato.
Ma non finisce qui, le pubbliche relazioni rappresentano un vantaggio competitivo per l’azienda dal momento che crea un punto di contatto unico con il pubblico.
Questa caratteristica le permette di emergere rispetto alla concorrenza migliorando il proprio posizionamento sul mercato.
Un ulteriore vantaggio di questa attività risiede nei suoi costi contenuti rispetto alle tradizionali attività pubblicitarie.
Infatti le pubblicazioni ottenute attraverso questa attività sono per lo più organiche.
L’unico costo da sostenere sarà quello dell’agenzia PR.
Ma quali sono le differenze tra pubbliche relazioni e pubblicità?
Differenza tra pubbliche relazioni e pubblicità
Sia le pubbliche relazioni che la pubblicità permettono di promuovere un prodotto, un’azienda o un’istituzione all’interno di uno spazio mediatico.
Tuttavia la principale differenza tra questi due approcci sta nella sua modalità di ottenimento di tali spazi.
Infatti l’attività pubblicitaria è definita “paid media” in quanto lo spazio mediatico viene acquistato.
Per questo motivo l’attività pubblicitaria si concentra esclusivamente sul prodotto o servizio che si vuole vendere al destinatario
Le PR invece vengono definite “earned media”, perché il media pubblica autonomamente la notizia in quanto valida per il suo pubblico.
Infatti per ottenere la pubblicazione attraverso le PR non bisogna pagare, ma semplicemente avere una storia o una notizia interessante.
Inoltre questo tipo di pubblicazioni garantiscono spazi di visibilità più grandi che permettono di approfondire l’identità di un brand facendolo apparire ancora più autorevole.
Quindi conviene sempre utilizzare le PR?
Quando fare pubbliche relazioni
Il momento migliore per fare attività di pubbliche relazioni è quello in cui si ha una notizia in grado di interessare una certa tipologia di pubblico.
Se infatti manca l’elemento notiziabile risulta inutile e controproducente applicare le PR.
Le notizie possono ad esempio riguardare:
- La fondazione di una nuova azienda o startup;
- Il lancio di un nuovo prodotto o servizio;
- L’aumento del capitale;
- Comunicare risultati o performance rilevanti.
Ma le Pubbliche Relazioni possono essere utili anche in tutti quei casi che mettono in cattiva luce l’azienda e ne minano la reputazione.
Se un prodotto lanciato sul mercato risulta essere difettoso oppure viene fatta una comunicazione considerata offensiva, l’immagine pubblica dell’azienda potrebbe essere compromessa.
Avere una buona strategia di crisis management (gestione della crisi) farà in modo di prevenire un’escalation ed è qui che entrano in gioco le PR.
Rimane comunque inteso che l’addetto alle Pubbliche Relazioni è un professionista, capace di individuare la notiziabilità di una storia.
Vediamo questa figura professionale più da vicino.
Chi si occupa delle pubbliche relazioni
Chi lavora nelle pubbliche relazioni è generalmente chiamato PR.
Invece, chi si occupa della reputazione online di un’azienda viene chiamato Digital PR.
Il suo compito è quello di definire l’identità del cliente e curare la sua immagine sui media.
Di conseguenza dovrà definire gli obiettivi, il pubblico, gli strumenti della comunicazione e analizzare i competitor.
Tra le sue attività quotidiane troviamo:
- Scrittura di comunicati stampa;
- Ideare e migliorare programmi promozionali;
- Supervisionare i membri dello staff.
Solitamente lavora in team e può essere interno all’azienda oppure può lavorare come esterno per un’agenzia di pubbliche relazioni.
Per esercitare la professione è consigliata una laurea in scienze della comunicazione o in pubbliche relazioni.
Un buon PR deve poi anche avere un’ottima conoscenza di:
- Comunicazione pubblica;
- Comunicazione di impresa;
- Linguaggio giornalistico;
- Marketing;
- Particolarità del settore (Finanza, turismo, ambiente…).
Di solito l’orario lavorativo è di 40 ore settimanali ed i guadagni medi si aggirano intorno ai 30.000€ l’anno.
A questo punto dovresti avere un’idea chiara di questa professione e delle sue applicazioni.
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A presto.
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