Questionario di validazione: cos’è, come farlo e perché
Di tutto il processo di validazione di un’idea, i questionari di validazione sono una parte molto importante e assieme alle interviste giocano un ruolo nel validare la coppia cliente-problema.
Non sempre però creare e far compilare un questionario è semplice, ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione e in questa guida vogliamo fornirti tutte le indicazioni su come strutturarne uno e sul perché bisogna farli.
Indice dei contenuti
Cos’è un questionario di validazione
Partiamo dalle basi e cerchiamo di capire con esattezza cosa si intende per questionario di validazione. Parlando di questionario di validazione si vuole definire quei questionari volti alla raccolta di dati utili per validare un’idea di business. Da essi si ottengono i primi dati riguardo la presenza di un problema/bisogno da soddisfare.
L’obiettivo non deve assolutamente essere quello di promuovere un prodotto o un servizio né tanto meno quello di venderlo. Ciò a cui servono i questionari di validazione è la raccolta di informazioni sulle caratteristiche demografiche dei tuoi potenziali clienti. Non solo, devi anche definire le loro abitudini di comportamento e di acquisto, capire quali sono i loro problemi e se hanno davvero bisogno di una soluzione. Devi validare il problema, non la tua soluzione, questo deve essere molto chiaro, in quanto è alla base della creazione di un questionario di valutazione.
Perchè un questionario di validazione è importante
Ora che hai capito cos’è un questionario di validazione ti sarà anche più chiaro dove risiede la sua importanza. Ti consente di raccogliere i primi dati sui tuoi clienti futuri ma soprattutto sulla presenza e sull’entità del problema che tu vorresti risolvere. Informazioni necessarie al fine di non creare un prodotto o un servizio senza clientela.
Non pensare però che una volta creato un questionario, diffuso e analizzato le risposte, la sua utilità sia finita qui. Oltre ad uno strumento potente per la raccolta dei dati deve anche essere finalizzato alla ricerca di persone ideali da intervistare a voce successivamente. Ecco perché in un questionario è sempre necessario chiedere un contatto, ma questo lo vedremo meglio dopo.
Come creare un questionario di validazione
Siamo arrivati alla conclusione che il questionario di validazione deve essere fatto. Certo però che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Vediamo quindi come crearlo, quali sono le domande che non possono mancare e qual è la miglior struttura.
Introduzione
Come ogni libro inizia con una prefazione in cui si trovano tutte le informazioni sul suo motivo d’essere, lo stesso deve valere per un questionario di validazione. La sua prima parte deve essere dedicata all’introduzione dove si spiega l’obiettivo dello stesso. In questa parte si può anche fornire una stima del tempo che sarà necessario per la compilazione.
Metti fin da subito l’utente a suo agio e dimostragli che il tempo che ti sta dedicando è per potergli risolvere al meglio un problema.
Domande generali (di scrematura)
Ora inizia il questionario vero e proprio. Qui devi stabilire un metodo per scremare le risposte che ti interessano maggiormente. Come? Chiedendo per esempio i dati demografici di chi sta rispondendo.
Questi dati ti permettono di capire se il problema che stai sondando è maggiormente sentito da utenti giovani o più adulti (età), in quali aree geografiche è più diffuso (dove risiedi) e se il genere lo può influenzare (sesso). Tutte informazioni che, oltre a definire il tuo target, ti torneranno utili quando dovrai stabilire chi tra questi vorrai intervistare per validare ulteriormente il problema.
Domande sul problema e sulle abitudini
Questo è il cuore del tuo questionario di validazione. Se prima hai sondato il terreno ora è il momento di fare le domande più utili e importanti per la validazione del problema e devi stabilire in base alle ipotesi che hai inserito nella Javelin Board.
Si tratta di quesiti volti a comprendere se il problema che hai individuato è realmente percepito, in che modo e con quale entità. Non solo, ma anche come viene vissuto e quali sono le abitudini dei tuoi potenziali clienti.
Richiesta contatti
Il questionario di validazione sta per terminare, tuttavia la tua premura deve essere quella di assicurarti un contatto, qualcuno da poter ricontattare successivamente per tenerlo aggiornato sulle novità del tuo prodotto/servizio o, ancora meglio, per fare un’intervista a voce. Concludi quindi il questionario chiedendo l’email. Assicurati però di mantenerla opzionale, altrimenti varie persone non termineranno il questionario se non vogliono lasciarti l’email.
Suggerimenti generali sui questionari di validazione
Passiamo invece ora ad alcuni accorgimenti che creare un questionario di validazione è bene tenere presenti.
- Non superare le 10-15 domande, per un massimo di 3-5 minuti di compilazione. Più il questionario è lungo e meno verrà compilato.
- Riduci al minimo le domande aperte, spesso non vengono compilate e ti ritroveresti un questionario con molte risposte in bianco. Farai le domande “aperte” durante le interviste di validazione successive.
- Poni domande chiare e al passato (es. “Quanto spesso hai acquistato cibo da asporto nell’ultimo anno?”), così le persone non possono mentire o inventare perché pensano alla loro esperienza.
Cosa evitare in un questionario di validazione
Cosa invece bisogna evitare assolutamente quando si crea un questionario di validazione? Ecco alcuni consigli.
- Evita di dare incentivi! Non dire “in cambio del questionario ti darò un buono sconto (o simile..), otterrai delle compilazioni falsate e correrai il rischio di ricevere risposte da utenti che vogliono solo usufruire dello sconto e non sono realmente interessate ad aiutarti.
- Evita di farlo troppo lungo o con troppe domande aperte, come abbiamo visto prima queste riducono il numero di compilazioni.
- Evita domande al futuro (es. “Saresti interessato a una piattaforma che ti consente di…”), le persone tenderanno ad inventare o prevedere i loro comportamenti e quindi a fornire giudizi non reali.
- Evita di rendere obbligatorio il rilascio dell’indirizzo email, ridurrà il tasso di completamento. Tanto se qualcuno vuole essere ricontattato sarà bene felice di lasciare il suo contatto anche senza incentivi.
Tool utili per creare un questionario di validazione
Per la creazione di questionari di validazione consigliamo due tool, uno totalmente gratuito ma più limitato e l’altro Freemium, dove la versione a pagamento è molto più completa. Vediamoli più nel dettaglio.
Google Forms
Già molti di voi lo conosceranno e sicuramente per la sua facilità di utilizzo merita sicuramente una menzione. Google Forms è un tool totalmente gratuito per la creazione di questionari di validazione molto intuitivo che permette anche l’integrazione con Google Suit.
Tuttavia, il suo limite risiede nella limitata personalizzazione estetica e nell’impossibilità di integrare il questionario con altri tool, come Mailchimp o Facebook Pixel.
Typeform
Se invece vuoi un tool più completo, la tua scelta potrebbe ricadere su Typeform. Offre 1 piano gratuito seppur molto limitato e 3 piani a pagamento.
Tutto quello che manca a Google Forms qua c’è: integrazioni con software esterni, personalizzazione estetica e molto altro.
Come diffondere un questionario di validazione
Adesso che hai creato il tuo questionario di validazione in tutto il suo splendore non ti resta che diffonderlo e cercare di ottenere il maggior numero di risposte di qualità possibile.
Per diffondere il tuo questionario di validazione devi come prima cosa trovare lo spazio (sia online che offline) in cui il tuo target di potenziali clienti si radunano. Quali sono i luoghi migliori per raggiungerlo? Dove si incontra abitualmente?
Per esempio quando si parla di luoghi di ritrovo offline si potrebbe pensare a eventi, fiere o convention, parchi giochi, supermercati e altri luoghi d’aggregazione. Luoghi di ritrovo online potrebbero invece essere gruppi Facebook/LinkedIn, forum, communities in cui sono presenti le persone a cui vorresti far compilare il questionario.
Immagina per esempio di dover validare un problema di cui soffrono gli appassionati di vetture sportive. Cercheresti queste persone al supermercato oppure ad una fiera dedicata al settore?
Ora sei pronto a diffondere il tuo questionario di validazione. In bocca al lupo!
PS: All’interno di Innoplace, la più grande community di startupper d’Italia, abbiamo dedicato un canale proprio alla validazione dell’idea dove chiunque può chiedere feedback sul proprio questionario prima di diffonderlo, in modo tale da realizzare quello migliore possibile.
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